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Per la libera circolazione e la condivisione delle informazioni e delle conoscenze.Per ridurre il danno ambientale derivato all'invecchiamento precoce dei computer e dalla loro prematura rottamazione, grazie all'adozione del software libero. Anche nel campo delle nuove tecnologie è sempre più importante diffondere la consapevolezza che la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento delle componenti hardware dei dispositivi elettronici come i nostri telefoni cellulari o i nostri computer, hanno un impatto ambientale sempre più significativo, dato il continuo aumento del numero di questi dispositivi che vengono venduti e precocemente dimessi e destinati allo smaltimento.
Nel caso dei computer è importante sapere che questi sono costituiti da elementi altamente inquinanti e quindi prolungare la loro vita, accorciata dalla cosiddetta obsolescenza precoce dettata unicamente dalle esigenze del mercato del software, costituisce un concreto esempio di cultura ecologica del riuso.
Il software libero è in grado di ritardare la dismissione dei computer, come testimoniano diversi casi di riuso in scuole e pubbliche amministrazioni.
Dobbiamo tendere alla sostenibilità ambientale anche nel settore informatico e ripensare il ciclo di vita dei computer, per arrivare a ridurre i rifiuti elettronici tramite una maggiore diffusione del loro riuso.
 
Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)
Un personal computer ha un’impronta ecologica molto pesante sia per la sua produzione (necessita di una quantità di combustibile fossile e prodotti chimici pari ad almeno dieci volte il suo peso), sia per il successivo smaltimento, che comporta costi elevati (dato che la componentistica contiene sostanze altamente inquinanti), ma che contemporaneamente consente il recupero di una notevole quantità di materie prime pregiate.
Se consideriamo che i computer si sostituiscono ormai ogni 2-3 anni, abbiamo un’idea del loro impatto sull’ambiente.
 
Software Libero
Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione.
Per le sue caratteristiche si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell’utente e non solo sull’apertura del codice sorgente.
Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, il software libero deve garantire quattro libertà fondamentali:
  • libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo,
  • libertà di studiare il programma e modificarlo,
  • libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo,
  • libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. 
Trashware
Si definisce trashware il recupero di computer dismessi, il loro ripristino funzionale grazie all’utilizzo del software libero.
Parte integrante del trashware è l’installazione su questi computer di software libero, i cui principi sono congruenti tale attività.
Il materiale informatico così ottenuto può essere ancora utilizzato in maniera efficiente e a basso costo, in particolar modo destinandolo ad iniziative che tentano di colmare il digital divide, ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente alfabetizzato e chi ancora non lo è.
 
Possiamo dunque parlare di informatica sostenibile quando viene utilizzato ogni accorgimento per sfruttare i computer fino alla fine del loro ciclo di vita, installando e utilizzando prevalentemente software libero e quando come ultima azione, si provvede al suo smaltimento in modo corretto, consegnandolo alla azienda di smaltimento locale, che si occuperà del conferimento ai centri di raccolta autorizzati.

Quest'estratto dello Sportello EcoEquo del Comune di Firenze esprime in modo semplice ed efficace l'approccio sostenibile di AB Consulting